Le CER, Comunità Energetiche Rinnovabili
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un vero e proprio cambio di paradigma nel modo in cui pensiamo e gestiamo l’energia. Nonostante l’eventuale esaurimento o l’impossibilità di accedere al contributo a fondo perduto del 40% previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’attrattiva e i benefici strutturali di una CER rimangono estremamente solidi e attuali.
Questo modello di autoproduzione e condivisione locale si basa su un valore intrinseco che va ben oltre il singolo incentivo, sostenuto da una Tariffa Incentivante pluriennale e da profondi impatti sociali ed economici.
L’attrattiva economica: la sostenibilità finanziaria
L’elemento finanziario trainante di una CER non è il contributo iniziale, ma la sua capacità di generare risparmio e ricavi costanti nel tempo.
Il vantaggio più immediato per i membri è il drastico taglio dei costi in bolletta. Produrre e consumare localmente l’energia rinnovabile significa semplicemente dover acquistare molta meno energia dalla rete nazionale. A ciò si aggiunge l’elemento cruciale della Tariffa Incentivante gestita dal GSE: per l’energia prodotta e condivisa all’interno del perimetro della comunità, viene riconosciuto un incentivo economico per ben vent’anni. Questo flusso di entrate costante è la vera spina dorsale della sostenibilità finanziaria del progetto, garantendo un rapido ritorno sull’investimento anche in assenza del contributo PNRR.
Inoltre, qualsiasi energia pulita prodotta e non immediatamente consumata può essere immessa nella rete, generando un ulteriore ricavo, valorizzando così l’intera produzione.
Questa produzione locale offre anche una maggiore sicurezza energetica, riducendo la dipendenza dalle fluttuazioni imprevedibili del mercato globale dei combustibili fossili.
Infine, gli investimenti in impianti rinnovabili possono comunque beneficiare delle detrazioni fiscali ordinarie (ove applicabili), rappresentando un’ulteriore leva finanziaria.
Il valore sociale e territoriale: rigenerazione e inclusione
Al di là dei numeri, le CER sono un potente strumento di coesione sociale e di sviluppo territoriale.
Una comunità energetica, per sua natura, richiede la collaborazione attiva di cittadini, imprese e enti locali. Questo processo non solo rafforza il senso di appartenenza e la responsabilità collettiva, ma trasforma i consumatori passivi in “prosumer” consapevoli e informati. La condivisione dei benefici economici derivanti dalla produzione energetica diventa uno strumento fondamentale per affrontare la povertà energetica, offrendo un accesso più equo a energia pulita a costi ridotti per le fasce più vulnerabili.
A livello territoriale, l’implementazione e la gestione di una CER stimolano l’economia locale, creando nuove opportunità di lavoro qualificato nel settore delle energie rinnovabili. Si innesca così un circolo virtuoso di rigenerazione urbana e rurale, supportando uno sviluppo che sia economicamente sostenibile e socialmente inclusivo.
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